Pubblicato il : 28 Agosto 2022
Le origini della Cartomanzia
Fin dall’ antichità l’uomo ha cercato continuamente ed in qualsiasi modo di scoprire gli eventi futuri, si è lasciato guidare dagli astri, oppure attraverso la lettura delle viscere degli animali sacrificati, dal comportamento degli stessi, consultando ministri dell’occulto, medium, veggenti o sensitivi, pur di sapere cosa il destino gli avrebbe riservato, sia in ambito di guerra che nella vita.
Nel tempo sono state tante le forme di divinazione, ma la più diffusa è stata sicuramente la Cartomanzia; attraverso quindi la lettura ed interpretazione delle carte, ed infatti ancora oggi è il metodo più diffuso come forma divinatoria anche se stiamo vivendo un mondo tecnologico.
Le origini della Cartomanzia pare che risalgano dall’antico Egitto i quali usavano metodi simili ad oggi per l’uso della divinazione quindi è una pratica molto antica, passando per il medioevo fino ai giorni nostri.
Oggi sia che si usino i Tarocchi o le Sibille, chi sa leggere questi simboli e quindi fa uso di divinazione riesce a vedere cosa riserva il futuro ed il presente.
La presenza delle carte in Europa, per l’uso della divinazione risale sicuramente come già detto durante il medioevo e precisamente in Francia ed in Spagna, spostandosi a mano a mano attraverso il vecchio continente con l’aiuto delle popolazioni nomadi; infatti la lettura dei tarocchi era praticata dai popoli zingari.
Ovviamente l’uso di queste carte in un primo momento è stato attribuito al gioco per poi volgere all’uso per la divinazione.
I tarocchi sono un mazzo di carte da gioco composto da 78 carte di cui 56 divise nei quattro semi, 21 chiamate Trionfi e una che è il Matto, sicuramente durante il rinascimento venivano usate come rappresentazioni simboliche e mistiche.
Quindi possiamo dire che la Cartomanzia è un metodo di divinazione effettuato tramite la consultazione di un mazzo di carte che siano o Tarocchi o Sibille.
Anche in Italia e precisamente in epoca medievale si è affermato l’arte divinatoria attraverso l’uso delle carte, alcuni esperti sostengono che presso la corte del duca di Milano e di Filippo Maria Visconti veniva praticata la cartomanzia e a dare conferma di ciò, è che sono stati trovati mazzi di carte e documentazioni che riguardano appunto l’uso delle stesse per la divinazione.
In Francia invece nel 1540 ci fu un primo tentativo di dare delle regole all’arte divinatoria, un certo Guillaume Postel pubblicò un volume intitolato “Clef des Choses cachèes” tradotto “Chiave delle cose occulte” dove tramite questo testo sancì la nascita ufficiale della cartomanzia dei tarocchi con tutte le sue varianti, come è rappresentata ancora oggi.
Ci sono vari tipi di carte usate per la divinazione come ad esempio le sibille, le carte degli angeli, le carte napoletane ma quelle più usate per la cartomanzia restano sempre i tarocchi.
La cartomanzia è un portale per accedere al futuro aiutandoci a capire come superare nel modo migliore ciò che ci aspetta, a volte anche da supporto verso le controversie quindi le difficoltà i dolori, le gioie e le scelte della vita.