Mantra: Cos’è, come si usa, perché è importante
Il mantra(मन्त्र) è uno strumento del pensiero derivato dal man (pensiero) con il suffisso (tra) che ha valore strumentale, formale nella lingua vedica (formula magica e preghiera) la cui efficacia non dipende solo dal soggetto che la formula. Nell’Induismo ogni rito impone la partecipazione di almeno due persone che recitano il Rigveda. Pertanto il mantra è uno strumento che serve a liberare la mente e spesso viene recitato insieme ad altre persone. I pensieri dell’uomo hanno un proprio ritmo, con il suono, il ritmo e la vibrazione si possono influenzare l’acqua presente nel corpo, la secrezione degli ormoni, la cognizione e il benessere psicologico. La potenza di programmare un suono nella propria mente aiuta a guarire e così il mantra, essendo uno strumento della mente aiuta a sanarne gli stati alterati. Quindi la meditazione mantra è un metodo per far concentrare la coscienza intorno ad un suono per ottenere benefici. Possiamo dire che il mantra sostituisce il pensiero perché quando si è concentrati su di esso e non è disturbato da altri pensieri, ricordi o sensazioni, il risultato che si può ottenere è quello che si può raggiungere anche con altri mezzi come la visualizzazione o la respirazione. La scelta del mantra da usare dipende dalla propria disposizione alla meditazione. Ci sono alcuni mantra ritenuti universali come quelli sanscriti impiegati nella meditazione trascendentale.
Approccio laico e spirituale
L’approccio laico serve ad ottenere una migliore salute, prestazione mentale anche perché si vuole mantenere la meditazione separata dalla sfera spirituale. Si consiglia pertanto in questo caso di adoperare la lingua madre e per scegliere la parola adatta è importante il significato ed il suono. Invece se si medita con uno scopo spirituale bisogna considerare ed adottare un mantra tradizionale e quindi una parola o un suono usato dai ricercatori spirituali. In questi casi è meglio utilizzare il mantra tradizionale perché per secoli ha dato ottimi risultati ed inoltre non deve essere tradotto ma lasciato nella lingua originale perché per il mantra è importante il suono e la pronuncia. Quindi trovata la tradizione bisogna trovare quella più affine al proprio essere e pertanto bisogna cercare un insegnante esperto nelle vibrazioni e i maestri migliori utilizzati nel particolare percorso ed infine mantenere segreto il proprio mantra anche se comune, perché il mantra è sacro e deve essere tenuto segreto. Le tecniche per meditare con un mantra sono: la posizione e la velocità che deve essere mantenuta uniforme. Se poi la mente dovesse essere agitata bisogna aumentare il volume rendendolo più incisivo. È utile anche mentre si pronuncia il mantra inspirare ed espirare; bisogna anche unire la mente con il mantra e lasciare fluire le emozioni. È anche utile usare mentre si recita il mantra il Mala o Japamala che è un rosario composto da 108 grani e continuare a contare i grani. Più il mantra è ripetuto più si infonde energia. Ricapitolando è importante la recitazione verbale e il sussurro: alla fine tutto avviene velocemente e sarà ripetuto come deve esserlo perché così si raggiunge il livello Ajapa-japa.