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I Tarocchi Marsigliesi

I Tarocchi Marsigliesi 

La prima carta degli arcani maggiori è rappresentata dal Bagatto una carta dalla simbologia veloce, per poi passare al secondo arcano che raffigura la Papessa che rappresenta la forza e via così con altre diciannove carte ognuna con un significato per poi arrivare a l’ultima la ventunesima carta che viene chiamata o il mondo, o l’universo, o il trionfo. Rappresenta il traguardo finale di un percorso di vita il compimento di un qualcosa o comunque di un progetto. Con questa carta che è la ventunesima del mazzo troviamo solitamente raffigurata una donna nuda avvolta da una striscia di tessuto che tiene in mano due bacchette bianche, circondata da una corona di forma ovale, ai quattro angoli della carta sono raffigurati un Angelo o un uomo , un’aquila, un toro ed un leone che nella tradizione esoterica rappresentano il tetramorfo, che simboleggia i quattro evangelisti (Matteo, Giovanni, Luca e Marco), sono i quattro esseri viventi che vengono citati anche nell’Apocalisse.

Il significato del ventunesimo Arcano

Vediamo qui di seguito il significato di questo ventunesimo arcano: si tratta di una raffigurazione particolare una donna nuda al centro che rappresenta l’anima che danza, come la verità non si nasconde agli uomini e simboleggia una danza cosmica che non è mai statica, come tutto è cambiamento nel cosmo. Ai quattro angoli della carta vengono rappresentate quattro figure che nell’immaginario che ha dato vita ai Tarocchi come già detto simboleggiano i quattro Evangelisti: Marco, Giovanni, Luca e Matteo.

Marco – il Leone rappresenta il fuoco come nello zodiaco, il solstizio d’estate, la sensualità, il modo della creatività e dei desideri

Luca – il Bue nello zodiaco il Toro rappresenta la Terra, l’equinozio d’autunno, il mondo della materia quindi anche del materiale e del pratico.

Giovanni – l’Aquila nello zodiaco l’Acqua rappresenta appunto l’acqua, il mattino e l’equinozio di primavera, il mondo dei sentimenti e quindi la parte della vita emozionale.

Matteo – l’Uomo o a volte raffigurato come Angelo nello zodiaco rappresenta l’aria, è la notte, il solstizio d’inverno, il mondo del pensiero e della conoscenza quindi la vita intellettuale.

Da questa suddivisione sembrerebbero prendere a loro volta la suddivisione dei quattro semi degli arcani minori: Leone-Bastoni, Aquila-Spade, Uomo o Angelo-Coppe, Bue-Denari. Ovviamente se l’arcano si dovesse presentare durante un consulto rovesciato tutta la sua positività non sarà così semplice, cioè sicuramente ci sarà alla fine un successo ma prima di arrivare a questo risultato bisognerà superare una serie di ostacoli, questo perché la ventunesima carta dei Tarocchi ha sempre e comunque una valenza positiva.

Stregoneria, streghe e stregheria: le origini, la storia, le tipologie

Stregoneria, streghe e stregheria: le origini, la storia, le tipologie

Il termine stregoneria deriva dal latino “strix” che tradotto significa barbagianni, un uccello notturno che i latini credevano che succhiasse il sangue dei bambini in culla; quindi, considerato un vampiro e di questo animale sono state create fin dai tempi antichi creature fantastiche con poteri sovrannaturali. Sia nell’antico Egitto nel codice di Hammurabi sia in Omero nell’Odissea e in Apuleio troviamo citate delle streghe che trasformano gli uomini in animali. Le streghe in genere sono descritte vestite di nero a cavallo di una scopa che cucinano nei calderoni infusi magici. Un libro per combattere le stregonerie è il Malleus Maleficarum (in latino il martello delle streghe) che è un trattato sulla stregoneria del 1486 di E.Sustitor e H.Kramer e J.Sprenger ,che ebbe l’approvazione ufficiale della facoltà di Teologica dell’Università di Colonia e assolse allungo funzioni di testo giuridico nei processi contro presunte streghe nei quali impresse un carattere di spietata repressione. Secondo questo testo gli elementi necessari alla stregoneria erano le intenzioni malvage, l’aiuto del demonio e il permesso di Dio.

Le streghe e l’Inquisizione

L’Inquisizione era nata al concilio di Verona nel 1184 da Papa Lucio III e dall’imperatore Federico Barbarossa per reprimere il movimento Cataro e di controllare i movimenti spirituali, per poi combattere la Riforma Protestante e nel 1542 Papa Paolo III emanò la bolla “Licet ab Inizio” con la quale costituiva l’inquisizione romana. Una macchia indelebile resta la bolla di Papa Innocenzo IV “Ad Estirpanda” emanata nel 1252 con la quale il Papa permise che l’Inquisizione facesse uso della tortura. Nel 1233 anche il Papa Gregorio IX dopo che Federico Barbarossa aveva emanato contro gli eretici delle leggi molto severe anche contro la stregoneria, permise che i vescovi di Colonia adottassero torture per ottenere confessioni. Pertanto, la caccia alle streghe iniziata nel XIV secolo durò fino al XVII e molte persone innocenti furono mandate al rogo. I benandanti erano uomini nati con la camicia ossia con la placenta, considerato grandi camminatori e da lì presero questo nome, avevano anche il potere di estinguere il malocchio e i malefici sui terreni agricoli, di vedere i morti e lottavano con le streghe ma solo nei sogni. Tuttavia, costoro fra il 1570 ed il 1670 furono dichiarati eretici dalla Santa Inquisizione perché reputati anche loro stregoni. Esiste anche la stregheria che si ritiene sia una ramificazione del culto Etrusco verso gli dèi e si basa sulla natura. In Italia la strega assume nomi e caratteristiche differenti da luogo a luogo e si manifesta sotto varie forme. Nella famiglia delle streghe esistono anche gli animulari e sono persone che hanno venduto la loro anima al diavolo, volano di notte e passano attraverso le porte e le finestre. Nella Bibbia sono ritenute creature che praticano i sortilegi: i negromanti, divinatori e maghi. La Chiesa condanna le streghe e le posiziona dopo la morte nell’inferno.

 

 

Energia cosmica e cartomanzia

Energia cosmica e cartomanzia

Se parliamo di energia cosmica a livello scientifico e tecnico è l’energia che la Terra riceve dal cosmo come, ad esempio, attraverso il Sole riceviamo i raggi violetti quindi energia solare, tutto ciò che ci circonda contiene ed è fatto di energia, è una sorta di fluido naturale che ci circonda. A volte questo fluido lo troviamo ovviamente anche dentro noi stessi, anche noi siamo fatti di energia. Questo lo possiamo notare ad esempio in alcune persone che hanno la capacità attraverso l’imposizione delle mani di curare alcune malattie, questo tipo di procedura prende il nome di pranoterapia, ma questo ha un indirizzo strettamente scientifico. Se parliamo invece della Cartomanzia, anche appunto i cartomanti fanno uso della loro energia per concentrarsi e per riuscire a connettersi con i richiedenti e con le carte che cercano di risolvere le richieste che vengono poste. L’energia che viene utilizzata durante la lettura delle carte possiamo definirla “energia Tachionica”. La sua scoperta ebbe inizio nel 1960 dove un gruppo di scienziati si accorsero dell’esistenza di alcune particelle con una massa immaginaria che avevano una velocità superiore a quella della luce da qui il suo nome, che ovviamente risale dal greco Tachys (veloce). Proprio perché questa velocità è usata dal cartomante, per prima cosa, libera attraverso la sua energia il richiedente da tutti gli influssi che potrebbero confondere la lettura dei Tarocchi per poi utilizzare nuovamente l’energia per entrare in connessione con il richiedente ed i Tarocchi stessi.

Energia cosmica

L’energia cosmica è stata accettata da molte religioni e non solo anche dalla scienza come, ad esempio, la pranoterapia cioè l’imposizione delle mani per curare, oppure la forza della mente. Oramai è stato considerato che chi ha questi doni e riesce a sfruttare queste capacità deve metterle al servizio degli altri. I cartomanti attraverso la loro empatia e attraverso questa energia riescono a trattare le richieste che gli vengono poste appunto dai richiedenti, riuscendo a vedere cosa ci potrebbe riservare il nostro futuro da qui a circa sei mesi, fermo restando che resta implicito sempre il nostro libero arbitrio che sarà risolutore nella nostra vita. Possiamo quindi concludere dicendo appunto che tutto è fatto di energia, sia positiva che negativa, il mondo ed il cosmo è fatto di energia, bisogna solamente saperla sfruttare o comunque essere dotati per poterla mettere al servizio degli altri, ma bisogna sempre fare attenzione e rivolgerci a persone serie e capaci.

 

Il Reiki

Il Reiki

Il Reiki è una disciplina o comunque tecnica giapponese, il suo fondatore fu il Maestro giapponese Mikao Usui che nel 1922 praticava questa tecnica con la convinzione e l’auspicio che avesse una forma di autoguarigione o comunque di crescita personale. Principalmente l’idea è quella di risvegliare all’interno di noi stessi le energie assopite al fine di portare benessere al corpo e alla mente. Questa pratica ha parecchi benefici a livello psico-fisico, favorisce una distensione a livello muscolare scaricando di conseguenza le tossine, alleviando a volte il dolore acuto e cronico, regola il ciclo sonno-veglia e ricarica il sistema immunitario. Il Reiki, quindi, risveglia in noi le nostre energie assopite attraverso un maestro che ci trasmette la sua energia con l’uso delle mani al fine di risvegliare le nostre fonti di energia, praticando contemporaneamente uno scambio comune, arrivando anche al raggiungimento di una maggiore fiducia in noi stessi.

Il Reiki per il benessere psico-fisico

Infatti, rispetto ad altre discipline dove solitamente si resta inattivi e rilassati, con il Reiki siamo parte attiva e partecipante, l’energia si distribuisce nel nostro corpo attraverso punti nodali del nostro organismo chiamati chakra, dove ognuno ha una sua funzione. Infatti, se questi punti nodali si dovessero bloccare, il nostro andamento psico-fisico potrebbe rallentare, attraverso la pratica del Reiki tutto verrà ripristinato. Questa pratica avviene attraverso l’imposizione delle mani del maestro, il suo intento è quello ovviamente di allontanare qualsiasi tipo di tensione, stress, cercando di aumentare le nostre potenzialità mentali e quindi migliorare il nostro flusso emozionale, creando quindi una sensazione di benessere.

Mens sana in corpore sano

Come dice un motto latino “mens sana in corpore sano”, se abbiamo una mente sgombra, libera da ogni oppressione negativa la nostra vita e quindi il nostro corpo andrà meglio. A questo punto possiamo dire che il Reiki guarisce le parti malate del campo energetico, libera dai pensieri negativi, consentendo alla forza vitale, quindi all’energia positiva di scorrere attraverso il nostro corpo liberandoci dalle tossine rigenerandoci, riattivando la circolazione, riducendo edemi e gonfiori e via discorrendo. È una forma di medicina alternativa anche se non riconosciuta dalla medicina occidentale, che lavora sull’inconscio e meditazione sprigionando energia fino ad arrivare ai nodi del chakra, sbloccandoli a livello emotivo e migliorando quindi la nostra forma mentale e di conseguenza fisica, riduce lo stress, rilassa e ripristina la salute psico-fisica migliorando come suddetto il nostro fisico. A questo punto possiamo dire che il Reiki non ha nulla a che vedere con la religione o con pensieri filosofici, ma è solo una disciplina, attraverso l’uso di una tecnica al fine di rinnovare l’energia che è insita in ognuno di noi, con lo scopo di ritrovare benessere mentale e conseguentemente fisico, tutto sta ad imparare a canalizzare l’energia dentro di noi, per trasformarla in una fonte di benessere.

Licnomanzia o Litomanzia

Licnomanzia o Litomanzia

Dalla notte dei tempi che al fuoco viene attribuito un significato divinatorio, il fuoco è come il sole, rende visibile ciò che rimarrebbe al buio quindi rappresenta la conoscenza. Osservare quindi una fiamma in movimento ha sempre quel suo non so che, creando un fascino quasi ipnotico, il fuoco è uno dei quattro elementi e viene utilizzato sia in ambito spirituale che religioso. A questo punto possiamo parlare della Licnomanzia o Litomanzia che è una delle pratiche più affascinati ed ipnotiche del campo della divinazione. Il termine Licnomanzia o Litomanzia deriva dal Latino “Lychnus” che tradotto vuol dire lampada, termine usato da Cicerone.

Candele: legame tra mondo reale e divinatorio

In questo caso ne parliamo ai fini divinatori, in particolare con l’uso delle candele che accese hanno sempre creato di per sé un legame tra il divinatorio ed il mondo reale, la candela che è portatrice della fiamma e quindi di luce, splende sia su un piano fisico quindi reale che sul piano divinatorio. La fiamma rappresenta per l’uomo la conoscenza, l‘illuminazione intellettuale è la realizzazione spirituale, e l’uso della candela rappresenta un collegamento appunto tra il divino ed il mondo astrale. Se torniamo indietro nel tempo risaliamo ai fuochi sacri che venivano accesi nei templi pagani, oppure durante la notte di San Giovanni venivano accesi dei fuochi dove come da usanze e riti antichi venivano bruciate erbe aromatiche che avevano come scopo la funzione di riti propiziatori o se ad esempio veniva bruciata la verbena il rito era considerato contro la malasorte. Oggi ad esempio l’accensione di una candela rappresenta all’interno di una Chiesa un rito come un atto di devozione o comunque un mezzo per raccoglierci in modo più profondo alfine di avvicinarci al Divino. Come già detto la fiamma rappresenta la luce o tutta la simbologia a seguire come gli astri ed il sole. Accendere una fiamma a questo punto possiamo dire che ha tanti significati sia nella sfera della devozione e religione che dal lato magico, ma ora vediamo come viene visto dal lato magico.

Analizzare la Fiamma

Prima di tutto affinché il responso delle nostre richieste sia reale e sincero bisogna svuotare la nostra mente da tutti i pensieri, dalle paure ed a questo punto deve essere posta la domanda in modo chiaro e diretto. Una volta accesa la candela viene analizzato sia il colore assunto dalla fiamma, le oscillazioni della fiamma stessa e anche la sua intensità di luce. Tutto ha un significato, ad esempio vediamo di seguito le varie sfaccettature. Se la candela ad esempio non si brucia, vuol dire che il richiedente in questo caso ha una carica negativa troppo rilevante, quindi a questo punto possiamo dire che sia vittima di malocchio o fatture fatte con la magia nera, la soluzione è sicuramente fare un rito di purificazione dell’anima o comunque togliere il malocchio. Anche avere la fiamma bassa ha quasi lo stesso significato o comunque sono presenti delle negatività intorno all’ambiente del richiedente, nel dettaglio amoroso sicuramente ci sono dei problemi da superare e se si è invece già in una situazione di coppia allora bisogna fare attenzione ad una terza persona che si sta intromettendo nel rapporto di coppia. Se la fiamma invece appare alta è considerato un segno positivo, quindi qualsiasi domanda sia posta dal richiedente la sua risposta volgerà positivamente. A volte la candela produce fumo scuro e anche questo è un messaggio negativo, solitamente siamo in presenza di influssi magici negativi esterni, stessa cosa se la candela dovesse prendere fuoco, sarebbe un auspicio per aventi negativi, ostacoli e difficoltà a raggiungere quello che veramente vogliamo. Oppure se la candela dovesse bruciare solo da un lato vuol dire che la nostra richiesta verrà esaudita solo in parte quindi non completamente. A volte potrebbe presentarsi una candela con più fiamme, ovviamente la prima rappresenta il consultante e l’altra se è una candela indirizzata alla protezione allora sono presenti uno o più nemici, se invece è una candela d’amore vuol dire che rappresenta uno o più avversari d’amore. Se la fiamma della candela dovesse invece tremolare allora vuol dire che c’è una presenza di spiriti. Se invece la fiamma dovesse spegnersi durante il consulto vuol dire che quello che state facendo non è sufficiente, ad esempio se è una candela di protezione significa che le difese spirituali non bastano, se invece rappresenta una candela d’amore allora vuol dire che abbiamo bisogno di una forte pulizia spirituale per raggiungere lo scopo. Ogni piccolo movimento della fiamma assume un significato come anche il modo del consumarsi della cera della candela.

 

Come purificare i Tarocchi

Come purificare i Tarocchi

Le carte dei Tarocchi, proprio perché sono intrisi dell’energia che si sprigiona attraverso il cartomante al momento del consulto, ma non solo la sua energia ma anche quella del richiedente, una volta finito il loro uso devono essere purificati. Questo perché potrebbero trattenere in sé sia energia positiva, ma anche quella negativa, perché durante un consulto delle carte si sprigiona un alternarsi di energie. Ovviamente per ripristinare il mazzo di carte dopo il suo uso deve essere purificato, con lo scopo di renderlo neutrale e pronto ad assorbire nuove energie alfine di affrontare un nuovo consulto. Le  energie vanno sempre riequilibrate altrimenti potrebbero confondere o comunque non dare risposte attinenti alle richieste, oppure non si riesce ad avere risposte chiare ed esaustive. Quindi sappiamo a questo punto che le carte finito un consulto devono essere sempre purificate in modo si azzerare tutte le forze che hanno assorbito durante un consulto, che siano positive o negative, tutto deve tornare ad un equilibrio perfetto.

Modalità di purificazione dei Tarocchi

Le modalità di purificazione sono tante e molto precise, sicuramente la prima è quella di mettere in ordine le carte sia in numerazione che seme, o nel caso dei Tarocchi, dal Bagatto che è la prima carta, al Matto che è giustamente l’ultima. Una volta messe in ordine devono essere riposte in un sacchetto di velluto, che avvolgendo il mazzo inizia a far scaricare le energie iniziando quindi a ripristinare un equilibrio. Tutto questo meccanismo in genere dovrebbe essere fatto ogni qual volta che viene utilizzato il mazzo di carte, altrimenti questo rito deve essere fatto ogni sera dal cartomante a conclusione dei suoi consulti e prima di andare a dormire. Un altro metodo è quello di inserire un cristallo dove in questo caso specifico il più importante è il Cristallo di Rocca, il quale di suo viene usato per assorbire le energie; quindi, una volta inserito nel sacchetto per almeno un tempo di sei ore riuscirà a catturare e quindi ad assorbire tutte le energie sia positive che negative che sono rimaste nelle nostre carte. Altro metodo è l’uso dell’incenso, infatti, anche qui attraverso l’uso di resine aromatiche come, ad esempio, la Mirra che è appunto una gommaresina naturale, passando una carta alla volta avanti e dietro sul fumo sprigionato, libererà la stessa da tutte le energie che ancora sono imprigionate al suo interno, purificando di fatto le carte, dopo di che il mazzo di carte verrà riposto per almeno una notte intera. Ancora poi altro metodo è esporre il mazzo di carte al chiarore della Luna piena, legando il mazzo stesso con un nastro bianco e ponendo le carte in una posizione dove gli eventi naturali non possano cagionare il risultato per una intera notte. In ultimo un altro metodo usato è quello di mettere le carte in una bacinella e ricoprirle di sale grosso. Il sale come si sa allontana e assorbe le energie negative, questo per una notte intera. Una volta fatto questo passaggio si devono togliere le carte che oramai saranno purificate ed il sale nella bacinella deve essere totalmente sciolto in acqua calda per poi essere buttato via, ma ovviamente dobbiamo fare attenzione che non resti un grano di sale intero pena la mancata purificazione dei Tarocchi. Oltre a questo, dobbiamo sempre avere rispetto per le carte conservarle accuratamente e cercare di non darle mai in mani altrui, solo il cartomante dovrà averne cura e quindi toccarle.

Puoi scoprire le tue potenzialità con i Tarocchi

Puoi scoprire le tue potenzialità con i Tarocchi

L’uomo in genere pensa di conoscersi profondamente meglio di nessun altro anche se Socrate ammoniva gli uomini dicendo “Conosci te stesso” come cosa più importante. Quindi è molto essenziale scoprire le proprie possibilità e potenzialità per migliorare la propria vita. I tarocchi possono aiutarci a fare scelte di vita consone alle proprie attitudini, aiutandoci a non fare scelte sbagliate e a comprendere il proprio inconscio. Spesse volte nel lavoro scelto capita di non essere apprezzati e di avere intrapreso una vita non consona alle nostre aspirazioni.

Ritrovare la fiducia in sé stessi grazie alle carte

È necessario quindi consultare le carte e con loro il loro aiuto scoprire le nostre potenzialità e così grazie al loro contributo tutto sarà molto più chiaro ed utile al nostro percorso di vita. Le carte ci insegneranno a vedere le nostre vere capacità senza avere dubbi, sostenendoci anche ad affrontare i nostri rapporti sentimentali aiutandoci appunto ad affrontarli al massimo delle nostre capacità. Nel rapporto con gli altri è importante sapere fin dove possiamo spingerci senza paura di mostrarci deboli; quindi le carte potranno riuscire a guardare e penetrare il nostro ego più profondo. Un consulto pertanto può restituire la fiducia in sé stessi e nella storia d’amore che si sta vivendo indirizzandoci a compiere il giusto passo da intraprendere. In conclusione chi ha scoperto le proprie potenzialità può riprendere il cammino che ci offre la vita all’insegna dell’ottimismo e della fiducia ritrovata in sé stessi e negli altri tanto nella vita affettiva che quella lavorativa. I tarocchi hanno sempre aiutato e continuano ad aiutare chi cerca sé stesso come sempre diceva Socrate infondendo fiducia e coraggio e la forza di non fermarsi all’ ostacolo. È sempre necessario consultare un mago per avere una attenta situazione della propria vita, per potersi regolare di conseguenza. Ovviamente bisogna sempre rivolgersi a cartomanti seri, preparati quindi dei veri professionisti alfine di riuscire a capire cosa realmente ci opprime, per vivere una vita serena riuscendo ad affrontare tutto ciò che ci aspetta con il pieno delle nostre potenzialità e capacità.

Differenze tra cartomante e chiromante

Differenze tra cartomante e chiromante

La cartomanzia e la chiromanzia sono due arti divinatorie diverse, ma entrambe fanno parte del mondo esoterico anche se hanno peculiarità specifiche diverse. La cartomanzia si differenzia dalla chiromanzia perché il mago legge le carte dei tarocchi che esistono dal basso medioevo. Agli inizi le carte dei tarocchi non avevano un significato particolare, ma erano lette secondo la scelta casuale fatta dal richiedente. Con il passare dei secoli e attraverso particolari studi la cartomanzia ha creato una propria identità con la creazione di allegorie e simboli arcani ed occulti. Quindi le carte sono diventate uno strumento atto ad aiutare chi le consulta, suggerendo il modo e la maniera più giusta per affrontare il proprio domani e le paure conseguenti.

Cartomanzia ed Esoterismo

Nel mondo esoterico con il passare dei secoli il cartomante è diventato una figura molto importante per consultare le carte e quindi predire il futuro del richiedente. Il cartomante deve saper leggere i tarocchi con i suoi Arcani maggiori e Minori per poter predire il futuro e il destino del richiedente. La cartomanzia trova quindi il suo posto nella sfera dell’esoterismo perché tante persone nel tempo hanno trovato riscontro a quanto predetto in un consulto.

Chiromanzia

La chiromanzia ha invece radici molto più antiche perché si hanno riscontri nei papiri egiziani e nelle culture persiane e cinesi; quindi spiegando consiste nella lettura delle mani, prima la sinistra e poi la destra, dove vengono studiate le linee e i monti esistenti sul palmo e da questi si deduce la vita passata presente e futura del richiedente. Le linee della mano sono tre: quella della vita che parte dal bordo del palmo della mano sotto l’indice verso il centro del polso, interpreta l’energia vitale, il benessere e determina gli anni della vita; la linea del cuore che passa orizzontalmente per il palmo della mano partendo sempre sotto l’indice, rappresenta l’amicizia gli affetti e l’amore; infine la linea di testa che attraversa centralmente il palmo della mano in parallelo con la linea del cuore, rappresenta la mente e indica la personalità del richiedente. Alla base di ogni dito dove il principale è il dito indice vengono associati i monti di Venere, Giove e Mercurio con le loro peculiarità.

Come leggere i tarocchi col metodo della Croce Celtica

Come leggere i Tarocchi col metodo della Croce Celtica

Ci sono varie disposizioni delle carte dei Tarocchi per essere consultate, sicuramente quella principale è la disposizione da sinistra verso destra, per poi sovrapporle in modo orizzontale rispetto alla carta sottostante; tra questi troviamo la disposizione a Croce Celtica. In questo caso oltre ad avere un posizionamento ben preciso, ogni casella di posizionamento delle carte corrisponde ad un significato chiaro e non può essere in alcun modo modificato.

Carte utilizzate ed il loro posizionamento

Solitamente vengono usate le sole 22 carte dei Tarocchi quindi gli Arcani Maggiori, ma si può utilizzare anche tutto il mazzo, questo sta alla scelta dell’operatore in questo caso del cartomante che esegue il consulto. Il cartomante mescola quindi le carte e chiede al consultante di tagliare il mazzo, una volta ricomposto il cartomante dispone le carte in una certa posizione ben precisa a Croce Celtica. Le carte sottostanti solitamente restano coperte rispetto a quelle sovrastanti che invece sono scoperte; quindi già da una prima occhiata il consultante potrà avere alcune risposte.

Il metodo di lettura come abbiamo detto ha un indirizzamento molto preciso, cioè ad ogni locazione corrisponde il suo significato. Ad esempio spieghiamo qui di seguito il significato che assume ogni carta in base al suo posizionamento:

Possiamo dire che, come metodo di lettura, è molto diffuso anche perché molto intuitivo. Come suddetto vengono usate le 22 carte degli Arcani Maggiori.

Cartomanzia e felicità

Cartomanzia e felicità

La felicità è difficile da conquistare e non ha regole fisse perché è differente da soggetto a soggetto e ogni persona la cerca e la trova in maniera diversa. La felicità non si può trovare all’esterno perché è uno stato d’animo interiore e quindi dobbiamo imparare ad essere felici e trovare in noi stessi la gioia di vivere. Quindi la felicità dipende da noi perché essere felici è quasi un dovere verso noi stessi e un rispetto verso la nostra esistenza che dobbiamo sempre difendere e coltivare. Spesso dipende dal nostro comportamento avere una vita triste e senza scopi perché le nostre insicurezze e i nostri limiti spesso impediscono di vivere una vita come in realtà dovremmo, chiudendo così la possibilità di afferrare al volo le cose belle che talvolta la vita ci offre.

Cercare di trovare la serenità di spirito

Trovare la felicità è quasi sempre impossibile e quindi bisogna almeno cercare la serenità di spirito, aiutandoci anche con discipline come lo yoga o la meditazione, che aiutano a controllare i nostri stati d’animo e facendo concentrare la mente sul bene, la mente diventa più lucida nell’effettuare le scelte importanti che il destino a volte ci offre. Uno scopo nella vita è anche il volontariato che rendendoci utili agli altri più deboli ci procura uno stato d’animo tranquillo anche se non proprio felice.

La Cartomanzia ci aiuta ad essere felici?

Anche la cartomanzia è un valido aiuto perché riesce a colmare i dubbi che abbiamo sulle scelte che la vita ci offre e da soluzioni personali in esperienze gravose. Tuttavia, non basta fare un consulto con le carte per trovare subito la felicità, a volte servono diverse settimane, ma consultare i Tarocchi per ritrovare la felicità perduta ci aiuta a mettere a fuoco quanto ingiustamente subiamo e ci sostiene né percorso della nostra vita, aiutandoci anche a superare quegli ostacoli che ci impediscono di vivere serenamente. Le carte ci aiutano anche a comprendere come dobbiamo comportarci con gli altri per ritrovare la serenità e a non ricadere negli stessi errori e a indirizzarci verso le soluzioni di ogni problema. Quindi è molto importante l’aiuto di un valido cartomante che ci indirizzi verso la soluzione giusta per risolvere i nostri problemi, il quale si avvale della lettura delle carte per capire e consigliare. Possiamo concludere che un consulto con le carte ci aiuta a comprendere come si possa vivere felicemente.

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